Frutta fresca e la frutta secca sono essenziali per una sana e consapevole alimentazione, e sono alla base del mio percorso nutrizionale. Fresca è fonte importante di vitamine (vitamina A, vitamina C, vitamina K, etc…) e minerali essenziali (ad esempio il potassio ed il magnesio); secca contiene essenzialmente acidi grassi della famiglia omega6 e omega3, rappresenta un gruppo di alimenti senz’altro ricco di lipidi essenziali ma comunque ad altissima densità energetica.
Ricca di antiossidanti e fonte importante di fibra alimentare solubile, la frutta fresca è costituita prevalentemente da polimeri solubili in acqua, contribuisce a raggiungere la quota minima giornaliera (30g/die) utile al mantenimento dell’integrità del nostro microbiota intestinale; inoltre, è povera in grassi e, con un basso livello calorico.
La frutta fresca apporta grandi quantità d’acqua, facilitando il mantenimento dell’idratazione aspetto fondamentale nel mantenimento omeostatico generale dell’organismo e, previene efficacemente, alcune condizioni potenzialmente nocive come l’affaticamento renale e l’acidosi metabolica.
Abbiamo la necessità di guardare stagionalità della frutta fresca e di mangiare il più possibile alimenti provenienti dalle nostre terre, che siano trattati il meno possibile.
Con il nome di frutta secca chiamiamo comunemente noci, nocciole e mandorle, ecc. anche se sarebbe più corretto definirla frutta oleosa che, oltre a condividere la ricchezza in lipidi, si caratterizza per un discreto contenuto proteico, vitaminico e minerale.
La frutta secca viene utilizzata molto nell’alimentazione dei mei pazienti, soprattutto al mattino e come integrazione di proteine (frutta secca) negli altri pasti principali (circa 30 gr al dì)
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